Attualmente esistono varie tecniche per il trattamento della malattia emorroidaria che possono essere ricondotte fondamentalmente a tre tecniche:

Trattamento delle emorroidi di 1° e 2° grado:

Legatura elastica

Legatura elastica

L’esperienza ormai trentennale dei centri europei più famosi ha dimostrato che le legature elastiche e/o la scleroterapia sono i trattamenti di scelta per le emorroidi di 1° e 2° grado. La tecnica viene eseguita ambulatorialmente, non prevede anestesia ed è assolutamente indolore in quanto la legatura viene effettuata in una zona del retto non sensibile.

Vantaggi

  • Facilità di esecuzione
  • Assolutamente indolore
  • Trattamento ambulatoriale
  • Non interruzione dell’attività lavorativa

Svantaggi

  • Instabilità dei risultati ottenuti a lungo termine, il trattamento può non essere definitivo

 

Trattamento delle emorroidi di 3° e 4° grado:

Emorroidectomia

Emorroidectomia

Per molti anni il trattamento delle emorroidi di terzo e quarto grado e’ stato l’intervento chirurgico di emorroidectomia. L’intervento prevede l’asportazione delle vene emorroidarie con le loro strutture di sostegno. L’utilizzo di nuove tecnologie (laser bisturi ad ultrasuoni o ad alta frequenza) non ha radicalmente cambiato la tecnica e i risultati.

Vantaggi

  • Affidabilità esperienza pluridecennale
  • Può essere eseguito in anestesia locale
  • Può essere eseguito con ricovero di un giorno

Svantaggi

  • Intervento doloroso anche con tecnologie d’avanguardia
  • Astensione dall’attività lavorativa per almeno tre giorni
  • Alterazione della conformazione dell’ano
  • Guarigione completa in 15 -30 giorni

 

Tecnica con stappler:

Tecnica con stappler

Tecnica con stappler

Negli ultimi anni l’avanzamento tecnologico ha permesso di mettere a punto una nuova tecnica: questa consiste nella applicazione di una suturatrice meccanica che, dopo aver interrotto le vene emorroidarie, sospende (effetto lifting) le stesse, riportandole nella loro sede naturale.

Vantaggi

  • Intervento indolore
  • Anestesia locale
  • Può essere eseguito con un giorno di degenza
  • Rapida ripresa lavorativa(tre giorni)
  • Guarigione totale in breve periodo
  • Tollerabilità elevata
  • Rispetto delle strutture anali

Svantaggi

  • Possibilità di emorragie dopo l’intervento meno del 1%
  • Deve essere eseguito da chirurghi esperti

 

Tecnica mediante legatura con ultrasuoni:

La tecnica in questione, pur riducendo l’afflusso arterioso ed in minor misura quello venoso, non garantisce né la riduzione del prolasso, né la scomparsa di noduli emorroidari esterni.