Le fistole e le cisti sacro coccigee costituiscono una patologia di frequente osservazione per il proctologo.
Sono più frequenti nei maschi, nei soggetti irsuti con carnagione scura. Nell’adolescenza anche le donne possono essere soggette a questa patologia in un rapporto di 1 a 3.
La malattia esordisce generalmente con senso di fastidio nella regione sacrale localizzata prevalentemente nel solco intergluteo. Nella maggior parte dei casi si forma una piccola tumefazione che può andare incontro a frequenti episodi di regressione e di infiammazione, specialmente nella stagione estiva: la CISTI SACROCOCCIGEA.
Fino ad oggi la terapia più in uso era rappresentata dalla escissione del corpo estraneo con due modalità chirurgiche:
Tecnica aperta:
Questa consiste in una ampia asportazione della cute e dei tessuti della regione sacrale fino all’osso. La cavità residua, aperta, viene trattata con medicazioni ed il tempo di guarigione può anche essere molto lungo (da uno a tre mesi). Le recidive con questa tecnica sono dal 15 al25% nella casistica internazionale.
Tecnica chiusa:
Questa prevede, al contrario della precedente, la chiusura della cavità residua con punti di sutura e l’applicazione di un drenaggio. La rimozione dei punti e del drenaggio avverrà dopo 7/10 giorni. Seppure più confortevole delle tecnica aperta è indubbio che questa tecnica espone ad un maggior numero di recidive che sono nell’ordine del 20/25%.
M.I.T.S.P.E. (Minimally Invasive Total Subcutaneous Pilonidal Excision)
Nel 2009 abbiamo introdotto per primi in Italia la tecnica mini invasiva Israeliana, che ha avuto un notevole successo nel nostro paese, in relazione ai notevoli vantaggi rispetto alle tecniche classiche.
Con questa tecnica mini invasiva siamo riusciti a diminuire notevolmente l’incidenza di recidive intorno al 6% rispetto al 20/30% delle tecniche classiche.
Il principio che ci ha spinti a tentare di migliorare la tecnica Israeliana è quello di ottenere una radicalità pari a quella delle tecniche classiche, ma eseguita con tecnica mini invasiva, quindi con un impatto chirurgico estremamente limitato tale da poter permettere una ripresa della vita lavorativa e sociale a poche ore dall’intervento.
Abbiamo quindi creato, in base alla nostra esperienza, una tecnica che permettesse l’asportazione totale della cisti o della fistola e di tutto il tessuto infiammatorio attraverso dei piccoli fori e fosse applicabile a qualsiasi fistola dalle più complesse o plurirecidive alle più semplici.
Infatti il limite di alcune tecniche mini invasive come la E.P.S.I.T è quello di non poter essere applicato a fistole complesse, di presentare un’ incidenza di recidive notevolmente più alta, e di non consentire un’ asportazione totale della fistola in relazione all’utilizzo di uno strumento che può solo coagulare ma non asportare.
Attualmente abbiamo eseguito circa 2800 casi con tecnica Israeliana e 700 casi con M.I.T.S.P.E. e abbiamo ottenuto ottimi risultati passando dal 6% di recidive al 2.1% per fistole semplici al 3.2% per fistole complesse. Le fistole pluri operate di norma non rientrano nelle fistole complesse ed hanno un’ incidenza di recidività pari alle fistole semplici.
VANTAGGI DELLA TECNICA MINI INVASIVA:
- Ripresa della attivita lavorativa a poche ore dall’intervento
- Ripresa della attività sportiva dopo alcuni giorni
- Facile gestione del post operatorio
- Risultato estetico eccellente
- Diminuzione delle recidive al 2.1%
- La nostra casistica ammonta a 3600 casi circa
Il Dottor Di Castro è specializzato nel trattamento di questa patologia con la nuova tecnica mini invasiva e ha al suo attivo una trentennale esperienza nel campo.
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*Attenzione: la visione è sconsigliata alle persone sensibili